Ad una prima occhiata, la tabella dei risultati del test della rivista tedesca Sportauto, tutto sembra essere come al solito: quattro modelli guadagnano il giudizio “molto buono”, altrettanti ottengono “buono” e un modello è “discreto/soddisfacente”. Totale nove. Le gomme candidate, però, non erano nove, ma dieci: un modello è stato squalificato, cosa che non accadeva da molto tempo. Parliamo delle gomme Kumho WinterCraft WP52, che nei test realizzati la scorsa primavera sui campioni forniti dal produttore, ha performato complessivamente “bene“. Le gomme Kumho si sono infatti dimostrate “particolarmente forti nel grip e nella guida su bagnato” e hanno brillato anche per gli spazi di arresto molto brevi nella frenata sull’asciutto. Gli esperti hanno segnalato un potenziale di miglioramento, invece, per quanto riguarda l’aderenza e la precisione dello sterzo sulla neve e per la “sensibilità alle pozze d’acqua in curva”, indicando, come punto di debolezza l’aquaplaning laterale. Ma non sono stati questi i motivi dell’esclusione delle gomme di Kumho da questa classifica.
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Il problema è sorto con i test di follow-up che Sportauto fa, successivamente, con pneumatici acquistati casualmente nei negozi. “Abbiamo riscontrato significative mancanze nelle gomme Kumho disponibili sul mercato, con data di produzione recente, rispetto ai prodotti testati”, dice la rivista. “Né i pneumatici che si trovavano nei magazzini con DOT 2022, né i prodotti che, pur in piccola quantità, erano disponibili al dettaglio con DOT 2023, sono stati in grado di confermare i risultati fondamentalmente buoni dei pneumatici del test nelle discipline più importanti: frenata su bagnato, tenuta laterale, handling sul bagnato“, scrive Sportauto. Non sono state riscontrate anomalie di questo tipo in tutti gli altri candidati. Tuttavia, l’ultimo della classifica, l’Eurowinter HS02 Pro di Falken, ha ricevuto la decurtazione di un punto nella valutazione complessiva “a causa dello scarso equilibrio tra asse anteriore e posteriore” e di gravi carenze nell’handling sulla neve (valutazione soggettiva), che è classificata come rilevante per la sicurezza.
Il test sui pneumatici invernali per auto sportive, realizzato con la misura 225/40 R18 92V/W XL su Audi S3 Sportback, ha tuttavia premiato molti modelli.
Un vincitore, ma quattro “molto buoni”
Primo qualificato e vincitore del test è l’ormai storico modello Bridgestone Blizzak LM005, che ha il suo punto di forza più significativo nelle prestazioni sul bagnato. Bene anche sulla neve, mentre i tester vedono del potenziale di miglioramento nel grip su asciutto.
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Seguono, secondi a pari merito Goodyear UltraGrip Performance 3 e Michelin Pilot Alpin 5. Ottimo su asciutto il Goodyear, anche se, sulla neve dovrebbe “rispondere un po’ meno bruscamente”. I punti deboli del modello Michelin sono invece il “basso livello di sicurezza in caso di aquaplaning laterale” e una “risposta non molto precisa in curva“. Dall’altro lato, la gomma del produttore francese, vera specialista della neve, ha delle prestazioni invernali impeccabili e, allo stesso tempo, un’elevata aderenza sull’asciutto e un’handling equilibrato sul bagnato.
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Segue, al quarto posto, sempre “molto buono” il Continental WinterContact TS 870 P, criticato per il “forte sottosterzo in curva e modesto grip su bagnato”, che determinano in complesso “poche riserve di sicurezza“. In compenso, i tester dicono che il modello Continental è “sicuro sulla neve e sulle strade asciutte perché ben bilanciato” .
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Il quartetto dei pneumatici “buoni”
Arriva poi il quartetto dei pneumatici definiti dalla rivista “buoni”: Vredestein Wintrac Pro, Hankook Winter I*Cept Evo³, Giti Winter W2 e Pirelli Cinturato Winter 2, che si sono classificati, nell’ordine, dal quinto all’ottavo posto.
Il pneumatico Vredestein Wintrac Pro, che guida il gruppo dei quattro, è criticato solo per la sua bassa capacità di prevenire l’aquaplaning in curva. Le altre prestazioni sul bagnato sono però buone: aderenza, handling sicuro e facilmente controllabile.
Il disegno del battistrada Hankook Winter I*Cept Evo³,che lo segue, è invece descritto come “fortemente sottosterzante, con un’elevata sensibilità al cambio di carico, non molto bilanciato nell’handling sul bagnato” e ha anche attirato l’attenzione per il più alto rumore di rotolamento tra tutti i candidati del test. Le prestazioni sulla neve hanno però dimostrato che viaggiare con questa gomma è molto sicuro, così come il suo comportamento in caso di aquaplaning.
“Prestazioni modeste sulla neve e ampio spazio di arresto nella di frenata su strada asciutta” sono i punti deboli del pneumatico Giti Winter W2, che si piazza ottavo. I punti di forza sono le “prestazioni forti, sicure e sportive sul bagnato ad eccezione della frenata”.
Ultimo del quartetto è il Pirelli Cinturato Winter 2, che viene penalizzato dalla “risposta lenta dello sterzo e dalle scarse riserve di sicurezza sul bagnato”, in particolare in caso di aquaplaning laterale. Anche una certa lentezza dello sterzo sull’asciutto ha contribuito a non consentire una migliore classificazione nel confronto. Bene comunque per l’handling sicuro nelle condizioni invernali e per il buon livello di aderenza in curva su bagnato.
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Falken ultimo, ma comunque soddisfacente
Pur essendo arrivato ultimo nella classifica, il pneumatico Falken Eurowinter HS02 Pro non è insufficiente, anzi, discreto o soddisfacente. La disciplina che ha penalizzato la gomma del produttore giapponese Sumitomo, facendogli perdere un punto nella somma totale, è la neve. Durante le manovre di sterzata su neve e bagnato, il pneumatico ha evidenziato “un forte sottosterzo iniziale” e un “pronunciato sovrasterzo durante i cambi di carico“. L’handling complessivo sulla neve e l’elevata resistenza al rotolamento con conseguente risparmio di carburante hanno comunque consentito alla gomma Falken di tagliare il traguardo con la valutazione complessiva “discreto”.
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