Drifting significa andare alla deriva ed è uno sport motoristico dove non conta chi arriva prima, ma chi, secondo un’apposta giuria di esperti, riesce a fare meglio il percorso stabilito, controllando l’auto senza aderenza all’asse posteriore, in altre parole di traverso o sbandando. Le regole sono varie, ma ne citiamo due per tutte: mai far riprendere aderenza alle ruote posteriori, pena la squalifica, e mantenersi più vicino possibile al concorrente, senza mai toccarlo.
Le auto sono rigorosamente a trazione posteriore, derivate da modelli di serie. Le competizioni si svolgono prima con turni singoli, in cui ogni pilota viene giudicato singolarmente. I migliori 16 (o 32 a seconda del numero totale dei partecipanti) passano il turno, mentre gli altri vengono eliminati. Da lì in poi i turni sono doppi: un concorrente ne sfida un altro e il vincitore passa il turno, entrando nei migliori 8. Il perdente viene eliminato e così si continua fino alla finale. Nelle sfide si corre in due, dove nel primo turno un’auto sta davanti e l’altra dietro e nel secondo si invertono le posizioni. L’obiettivo non è sorpassare l’avversario, ma stargli il più vicino possibile senza toccarlo.
Oggi si possono contare oltre 200 competizioni internazionali, ci cui circa 150 in Giappone, dove si crede abbia avuto origine questo sport negli anni ’70, anche se Enzo Ferrari sosteneva che l’inventore del drift a quattro ruote fosse stato il pilota italiano Tazio Nuvolari prima degli anni ’50.
Se è vero che Giappone, Australia e Stati Uniti sono i Paesi dove questo sport piace di più, anche in Europa ci sono dei fan e soprattutto dei campionati e delle manifestazioni. In Norvegia, ad esempio, per gli appassionati di questa disciplina è imperdibile il festival di Gatebil, che prevede cinque eventi della durata di 3 o 4 giorni ciascuno in diversi circuiti.
All’inizio di luglio, Gripdetective.it ha avuto l’opportunità di partecipare a uno di questi adrenalinici festival, quello di Rudskogen, ospite dell’azienda taiwanese Kenda, che è sponsor e fornitore delle gomme ad alcuni piloti e – l’avrete già capito – le gomme in questa disciplina sono davvero le protagoniste.
Insieme a noi, c’erano diversi distributori e clienti del marchio Kenda provenienti da tutta Europa, ma anche Massimiliano Catino (foto a sinistra), un ragazzo di Bari, che ha acquistato dal suo gommista i pneumatici Kenda, ha partecipato al concorso, registrandosi online ed è stato estratto per vivere questa straordinaria esperienza insieme al produttore delle gomme. A Gatebil, infatti, c’era anche il proprietario di Kenda Tires, Jimmy Yang, che ha passato la tre giorni insieme agli ospiti. “E’ un esperienza che capita una volta nella vita: vivere il drifting in pista, a fianco di piloti professionisti, è stato molto emozionante“, ci ha detto Catino. “Partecipare al concorso è stato semplice, ma, quando mi hanno detto che avevo vinto, non ci credevo, pensavo che fosse uno scherzo. E invece mi sono ritrovato in pista in Norvegia!” Gli ospiti da tutta Europa e il vincitore del concorso non hanno solo assistito alle competizioni nella cittadina vicina a Oslo, ma hanno fatto anche più giri in pista con piloti professionisti, tra cui il campione mondiale Aasbø con la tua Toyota Supra gommata Kenda. Un’esperienza davvero unica.
Per chi si fosse incuriosito e avesse voglia di entrare in questo mondo, quest’anno tre tappe del Festival di Gatebil sono già passate, ma ci sono quelle di fine agosto e fine settembre ancora disponibili, con un prezzo del biglietto che va da 5 a 150 euro a seconda di cosa si voglia fare.
Ma torniamo alle gomme. Sapete quanto durano in una competizione? Ce lo ha detto il 38enne norvegese Fredric Aasbø, tre volte campione del Formula Drift Champion (2015, 2021 e 2022): “Per avere una maggiore impronta a terra, gareggiamo con pressioni molto basse, in modo da avere maggiore grip. Nel drifting le gomme possono durare da un massimo di 10 minuti, fino a 50 secondi, in base a quanto siamo aggressivi in pista. In competizione, comunque, non si va mai oltre il minuto”. Vedere per credere! Ecco come erano le gomme Kenda (il logo non è nemmeno più leggibile!) dopo pochi giri di pista in traverso:
Il numero uno di Kenda Tyres, Jimmy Yang, è stato accolto con entusiasmo e stima dai piloti professionisti, che gareggiano con le gomme Kenda e che sono degli ottimi testimonial del prodotto: Fredric Aasbø, 38enne norvegese, tre volte campione del Formula Drift Champion (2015, 2021 e 2022), la bellissima Hunter Marie Taylor, moglie di Aasbø, pilota e stunt driver dal 2017 e seconda nel FIA National Norwegian Championship, ed Espen Rohde, pilota professionista di soli 17 anni, di mestiere gommista, in attesa di prendere la patente.
Jimmy Yang, proprietario della taiwanese Kenda Tires, e i piloti, in particolare Aasbø, si sono confrontati sull’importanza dei pneumatici nel campionato drifting e, in particolare, sulle prestazioni delle gomme Kenda. “Le gomme Kenda sono le migliori per le competizioni di drifting”, ha affermato il campione Fredric Aasbø. “La mescola è sportiva e sopporta il calore. In gara noi disintegriamo le gomme, ma non vogliamo che il battistrada venga via tutto subito, noi abbiamo bisogno che si consumi gradualmente. E’ questo che ci serve.”
Aasbø è molto attivo anche negli Stati Uniti, dove questo sport è particolarmente popolare, e ha gareggiato con diverse marche di pneumatici, tra cui Hankook, Nexen e Nitto. Con Kenda Tires, però, a suo dire il rapporto è diverso: “Quando due anni fa Kenda Tires ha deciso di entrare nel mondo del drifting, lo ha fatto molto seriamente e ha sviluppato gomme e misure che potessero adattarsi perfettamente al campionato. Il pneumatico di quest’anno è davvero degno di un campionato mondiale e, in questa disciplina, è la gomma un elemento davvero determinante”.
“I nostri ingegneri, negli Stati Uniti, – ha aggiunto Jimmy Yang, confermando l’affermazione del pilota – hanno focalizzato l’attenzione sullo sviluppo di una mescola e di un battistrada apposta per la Formula D, lavorando a stretto contatto con i piloti”. “Kenda Tires – ha sottolineato infatti Aasbø – è la prima azienda produttrice di pneumatici che mi ha coinvolto personalmente nello sviluppo delle gomme, facendomi interagire con il team di ingegneri del centro R&D. E’ la prima volta che percepisco chiaramente che il mio consiglio, come pilota, viene valorizzato. E il risultato si vede: le Kenda sono oggi le migliori gomme disponibili per il drifting”.
Che dire? Non resta che provare le gomme Kenda che – attenzione! – sono le stesse che usano i piloti e, se verrà rinnovato, partecipare al concorso per avere una chance di vivere questa straordinaria esperienza, come ospiti del fornitore di pneumatici.